Road to Oscars 2023. La Fotografia di "Elvis"
Terzo episodio, terzo film. Oggetto della nostra analisi è Elvis.

Elvis è un biopic diretto da Baz Luhrmann del 2022, che racconta la storia del celebre musicista americano Elvis Presley. Oltre alla sceneggiatura e alla regia, uno degli aspetti più importanti di questo film è la sua fotografia, che contribuisce a creare un'atmosfera unica e coinvolgente. In questo articolo analizzeremo in dettaglio la fotografia di questa pellicola, esaminando gli aspetti tecnici e creativi che hanno reso questa pellicola visivamente straordinaria.
Uno dei tratti distintivi della fotografia diretta dalla DoP Mandy Walker è l'uso sapiente del colore. Il film è ambientato principalmente negli anni '50 e '60, e la fotografia è stata realizzata con l'obiettivo di creare un'ambientazione autentica di quei tempi. Gli scenari sono stati allestiti con grande cura per i dettagli, ma è soprattutto l'uso del colore a rendere le scene molto suggestive. I colori saturi e accesi degli abiti, delle automobili e degli oggetti d'arredo degli anni '50 e '60 sono stati resi con grande abilità, contribuendo a ricreare l'atmosfera dell'epoca. L'uso del colore ha anche permesso di creare contrasti forti e accattivanti, che aumentano l'impatto visivo del film.

La fotografia di questa pellicola si distingue anche per l'uso sofisticato dell'illuminazione. In particolare, le scene più emozionanti del film sono state girate con luci che creano ombre e chiaroscuri intensi, aumentando l'effetto emotivo della scena. Questo è evidente, ad esempio, nei momenti in cui Elvis si esibisce sul palco, dove l'illuminazione è stata usata con grande abilità per creare un'atmosfera coinvolgente. L'illuminazione è stata anche utilizzata per creare atmosfere intime e suggestive in alcune scene, come quelle tra Elvis e la sua fidanzata Priscilla.
Particolare menzione per la composizione minuziosa delle scene. I piani sono stati realizzati con cura per i dettagli, in modo da creare una narrazione visiva fluente e coinvolgente. In particolare, gli esterni e gli interni degli edifici sono stati ripresi con un'attenzione particolare alla geometria degli spazi. Questo è evidente, ad esempio, nella scena in cui Elvis e la sua famiglia sono seduti a tavola, dove la composizione dei personaggi e degli oggetti è stata realizzata con grande attenzione al dettaglio.
Una delle parti più emozionanti del film sono le riprese dei concerti di Elvis Presley. La fotografia è stata realizzata con una dinamicità e un coinvolgimento che catturano l'energia della performance e la trasmettono allo spettatore. Le luci, i colori e gli effetti visivi sono stati utilizzati in modo da creare un'esperienza sensoriale unica. In particolare, le riprese dei concerti sono state realizzate con un'attenzione singolare alla sincronizzazione del suono e dell'immagine, in modo da trasmettere la potenza della musica di Elvis. La fotografia ha saputo catturare l'essenza delle performance del musicista, rendendole visivamente straordinarie.

Un altro aspetto importante è la scelta dell'obiettivo. In molte scene, sono stati utilizzati obiettivi grandangolari per creare un senso di profondità e di spazio. Questo è evidente, ad esempio, nelle riprese degli interni delle abitazioni, dove l'obiettivo grandangolare ha permesso di catturare l'intera scena, creando una sensazione di spazio e di libertà. In altre scene, sono stati utilizzati obiettivi tele per creare un senso di intimità e di vicinanza ai personaggi.
L'aspetto fotografico del film è in perfetta sintonia con la narrativa della pellicola, che segue la vita del celebre musicista americano. Essa è in grado di trasmettere l'energia e l'entusiasmo di Elvis, ma anche la sua fragilità e la sua umanità. L'illuminazione è stata utilizzata in modo da creare atmosfere e tonalità differenti in base alle scene, dal calore dell'infanzia del protagonista alla malinconia dei momenti difficili della sua vita.
In particolare, la scelta del colore è stata fondamentale per trasmettere l'atmosfera degli anni '50 e '60, periodo in cui si svolge gran parte della vicenda. Le tonalità calde e accoglienti creano un'atmosfera nostalgica e romantica, che rimanda a un'epoca passata ma ancora affascinante. Anche gli ambienti sono stati curati nei minimi dettagli per creare l'effetto desiderato. La fotografia ha saputo catturare l'essenza degli interni delle abitazioni, dei luoghi di lavoro, dei locali notturni e delle strade delle città americane.

Nonostante il film sia incentrato sulla vita di Elvis, la DoP Mandy Walker è stata in grado di far emergere la potenza e l'importanza della sua musica. In particolare, la scena in cui Elvis esegue "That's All Right" è un momento iconico del film. La fotografia ha saputo cogliere la magia del momento, la potenza della musica e l'energia del pubblico, catapultando lo spettatore in prima fila, ai piedi del grande artista.
Fondamentale è l'evoluzione del personaggio di Elvis nel corso del tempo. Il film segue il protagonista dall'infanzia alla maturità, passando per le prime esperienze musicali, il successo internazionale e i momenti di crisi personale. La fotografia riesce a cogliere le sfumature del personaggio di Elvis, mostrando le sue debolezze e le sue contraddizioni, ma anche la sua umanità e il suo spirito ribelle.
Alla luce di questi aspetti, possiamo dedurre che la fotografia sia uno strumento fondamentale del linguaggio cinematografico. Non è solo un aspetto di sfondo o di supporto, ma è un elemento narrativo a tutti gli effetti. La fotografia ha il potere di catturare l'attenzione dello spettatore, di creare atmosfere, di trasmettere emozioni e di evocare sensazioni.

Luhrmann e Walker avevano poi l'arduo compito di unire l'impatto visivo all'interpretazione degli attori. Le espressioni dei personaggi, i loro gesti e le loro emozioni sono stati catturati in modo da esaltarne l'intensità e la veridicità. Walker ha saputo cogliere la potenza delle performance degli attori, in particolare quella di Austin Butler, che interpreta Elvis. Ci viene mostrata la vera essenza del personaggio, le sue debolezze, i suoi sogni e le sue paure, creando una rappresentazione visiva straordinariamente veritiera.
In conclusione, la fotografia di questo film è uno dei punti di forza della pellicola, è stata realizzata con grande maestria e attenzione ai dettagli, rendendone un elemento chiave. L'uso sapiente del colore, l'illuminazione sofisticata, la composizione accurata delle scene, le riprese dei concerti, la scelta dell'obiettivo e la sincronizzazione del suono e dell'immagine sono tutti elementi che contribuiscono a creare un'atmosfera visiva decisamente unica. Lo spettatore riesce a mettersi nei panni del celebre musicista americano, ne conosciamo l'importanza e la potenza della sua musica, nonché l'evoluzione della sua vita nel corso del tempo, creando un'esperienza sensoriale suggestiva e straordinaria per tutti noi.

Come sopra menzionato, la fotografia dimostra inoltre come sia un elemento narrativo a tutti gli effetti, capace di creare atmosfere, trasmettere emozioni ed evocare sensazioni. Trattasi di un elemento fondamentale del linguaggio cinematografico. È un esempio perfetto di come l'arte della fotografia possa trasformare un film in un'esperienza visiva indimenticabile. Grazie alla fotografia, lo spettatore può immergersi completamente nella storia del protagonista, vivendo le sue emozioni e le sue contraddizioni come se fossero proprie. Non è un elemento secondario, ma è un elemento narrativo a tutti gli effetti.
In ultima analisi, la fotografia di Elvis è un esempio di come la collaborazione tra il regista, il direttore della fotografia e il resto del team creativo possa portare a risultati sorprendenti. Luhrmann e Walker sono stati in grado di trasformare un film biografico su uno dei più grandi artisti della musica di tutti i tempi in un'esperienza visiva incredibile.
Per oggi è tutto, il prossimo articolo sarà su Empire Of Light.
Grazie per aver letto il post.
Claudia