Ciao a tutti! Benvenuti in questo post.
Oggi vorrei parlarvi della World Press Photo Exhibition 2022, attualmente in mostra alla GAM di Torino, fino al prossimo 18 settembre.
Si tratta di un importante concorso di fotogiornalismo che per quest'anno ha annoverato 64.823 lavori realizzati da 4.066 fotografi, provenienti da ben 130 paesi.
Lasciatemi dire che la mostra è indubbiamente... solenne. Non appena entrati si avverte subito una sensazione di timore reverenziale e di rispetto verso il lavoro e i racconti di tanti fotografi.
Il percorso non è esattamente delineato, si può seguire abbastanza liberamente; le opere sono esposte a gruppi di fotografie appese sul muro bianco delle diverse sale in cui sono suddivise.
Non essendo poste dietro a vetri, ma in cornici nere (che creano un ottimo contrasto con il candore del muro) non ci sono riflessi che impediscono la completa fruizione delle foto e questo è sicuramente positivo.
Lo stile è ovviamente quello dello storytelling. I fotografi raccontano delle storie con i loro scatti, scelti accuratamente. È infatti necessario, secondo me, leggere bene il pannellino con la descrizione delle foto e il racconto che sta dietro ad esse. Questo aiuterà certamente a capire il significato della foto o del gruppo di foto. Alcune opere infatti non sono esattamente di immediata comprensione e altre invece possono celare la loro storia dietro un'apparenza ingannevole.
I pannelli esplicativi sono ben scritti. Semplici, ma completi; in lingua italiana e inglese. Tuttavia, se non ci si vuole soffermare sulla loro lettura o se magari l'affluenza è troppo alta e non ci si può sempre muovere liberamente fra le opere, la GAM mette a disposizione un ottimo servizio di audioguida, disponibile direttamente sul proprio cellulare e completamente gratuito. Accedendo al servizio, si possono ascoltare le descrizioni delle fotografie mentre si passeggia fra di esse, con lo sguardo fisso sulle stampe.
Il mio consiglio, ovviamente, è quello di ascoltare le tracce audio con le cuffiette e non direttamente dall'altoparlante del cellulare. Anche se ci dovessero essere poche persone, si disturberebbe comunque l'atmosfera che si respira all'interno delle sale e sarebbe un peccato.
Per lo stesso motivo, qualora si visitasse la mostra in compagnia, è bene parlare poco e comunque a bassa voce.
Alternate alle foto, su alcune pareti, sono presenti delle grosse citazioni sulla mostra e sulla fotografia dei membri della giuria che ha valutato tutti gli elementi in concorso.
A tal proposito, a mio avviso, sarebbe stato bello sapere qualcosa in più sulla giuria stessa, sul tema e sui criteri di ammissione e valutazione delle opere, tuttavia non vi era un pannello apposito o una brochure esplicativa.
E' stato inoltre molto interessante riscontrare la presenza di qualche "errore" tecnico nelle fotografie (non fraintendetemi, sono la prima a commetterne), ma di come questi non influenzino minimamente la bellezza delle opere stesse e la potenza del loro significato .
Vi consiglio quindi infine di andare a vedere i 134 scatti della mostra, credo proprio che non ne resterete delusi.
Sui miei profili Facebook, Instagram e Tiktok ho pubblicato un video con alcune delle foto, giusto per avere un'anteprima.
Grazie per aver letto il post.
Claudia
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