Secondo appuntamento della nostra rubrica annuale. Oggi esaminiamo Killers of the Flower Moon.
Killers of the Flower Moon è un film western crime del 2023 diretto da Martin Scorsese con un cast stellare che comprende Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Jesse Plemmons e la candidata all'Oscar come miglior attrice protagonista Lily Gladstone.
La pellicola è l'adattamento cinematografico del saggio Gli assassini della terra rossa di David Grann, ispirato a fatti realmente accaduti.
L'uso della luce naturale in Killers of the Flower Moon è uno dei suoi aspetti più distintivi. Il Direttore della Fotografia Rodrigo Prieto ha utilizzato lampade a LED per simulare la luce del sole e del fuoco, creando un'atmosfera calda e realistica. Questo approccio è stato fondamentale per ricreare l'aspetto autentico dell'America rurale degli anni '20.
Ad esempio, nella scena in cui Ernest Burkhart (Leonardo DiCaprio) e Mollie Burkhart (Lily Gladstone) si incontrano per la prima volta, la luce del sole che filtra attraverso gli alberi crea un'atmosfera romantica e suggestiva. O ancora, nella scena in cui Tom White (Robert De Niro) interroga un sospettato, la luce del fuoco crea un'atmosfera cupa e minacciosa, per rendere al meglio il senso di intimidazione che il personaggio di De Niro vuole trasmettere.
Le location del film sono state scelte con cura per ricreare l'America rurale degli anni '20. Il set principale è stato costruito in Oklahoma, dove si svolge la storia vera a cui si ispira il film. La scelta di girare in esterni ha contribuito a dare al film un senso di autenticità e a immergere lo spettatore nell'ambiente rurale del tempo.
Infatti,, la scena in cui i membri della tribù Osage si riuniscono per discutere dei recenti omicidi è stata girata in una riserva indigena in Oklahoma, ma anche la scena in cui Tom White e i suoi agenti fanno irruzione in una casa di Osage è stata girata in un edificio storico dell'Oklahoma. Il tutto aggiunge un tocco di veridicità al prodotto cinematografico.
Per quanto riguarda la scelta delle macchine da presa, il DoP Prieto ha utilizzato una varietà di lenti e tecniche di ripresa per creare un'esperienza visivamente dinamica e coinvolgente. La macchina da presa si muove spesso attraverso gli ambienti, seguendo i personaggi e immergendo lo spettatore nella loro storia.
Quando Ernest e Mollie si innamorano, la cinepresa si muove fluidamente tra i due personaggi, creando un senso di intimità e connessione; all'opposto, quando gli agenti federali conducono un'irruzione, la macchina da presa si muove freneticamente, creando un senso di tensione e caos. Questo aiuta moltissimo lo spettatore ad immergersi nelle atmosfere del film.
La tavolozza dei colori del film è ricca di toni caldi e terrosi, che riflettono l'ambientazione rurale e l'epoca in cui si svolge la storia. I colori sono utilizzati anche per creare un'atmosfera specifica, come la tensione e il pericolo che permeano alcune scene, come i colori dai toni caldi e dorati che caratterizzano la scena dell'incontro fra Ernest e Mollie, per enfatizzare il romanticismo; oppure le tonalità scure e fredde che vogliono sottolineare l'aura ostile della scena sopracitata in cui Tom White interroga un sospettato.
A livello di composizione, invece, possiamo notare una grande attenzione al dettaglio. Prieto ha utilizzato una varietà di tecniche compositive per creare un'esperienza visivamente interessante e stimolante. Ci si sente uniti e solidali alla visione dei membri della tribù Osage che si riuniscono per discutere dei recenti omicidi. La tensione e il caos regnano sovrani invece quando Tom White e i suoi agenti fanno irruzione in una casa di Osage.
Il tutto proprio perché le inquadrature non sono casuali, ma è stato tutto rigorosamente studiato per avere un certo tipo di resa.
Il fatto che la fotografia di Killers of the Flower Moon sia un elemento fondamentale del film è assolutamente indubbio. Il lavoro di Rodrigo Prieto ha contribuito a creare un clima realistico e coinvolgente, trasportando il pubblico nell'America rurale degli anni '20. La sua attenzione ai dettagli e la sua abilità nel catturare la bellezza della natura hanno reso il film un'opera visivamente memorabile.
Per conferire inoltre un aspetto cinematografico classico, il film è stato girato in formato 35mm e la post produzione è stata minuziosamente curata per mantenere la visione della pellicola il più possibile realistica. Non a caso, la fotografia è stata elogiata dalla critica per la sua bellezza e la sua capacità di evocare al meglio il periodo storico. è stata infatti candidata, oltre al Premio Oscar, anche al BAFTA e al Critics' Choice Award.
Termina qui l'analisi, il prossimo articolo sarà su Maestro.
Grazie per aver letto il post.
Claudia
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